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altri, visse in più rimoti tempi. Fra i manoscritti posseduti nel MDCXXXIV da Lorenzo Ferenczfi a Vienna varie cose trovavansi del Macroneo che fiorì cencinquant’anni più addietro. Un solo Opuscolo di lui è stampato, stranissimo Opuscolo, che à per titolo Controversia Lyaei atque Tethidis. Vienn. MDCXXXIV. È un pasticcio di passi scritturali parodiati per servire a questa lite, trattata nulla meno che dinanzi al Tribunale di Dio. Forse il Macroneo lo fece con buona fede: ma ne’ tempi nostri corrotti questo accozzamento di sacro, e di profano avrebbe tutta l’apparenza d’una beffa.

Nacque a Sibenico Martino Rota dipintore, e incisore, di cui ci restano parecchie stampe, fra le quali varie Carte Corografiche della Dalmazia, che quantunque poco esatte, sono di qualche uso. Due de’ tre ritratti in rame d’Antonio Veranzio, che si conservano fra molte altre preziose Carte di quel grand’Uomo presso la non mai abbastanza lodata Famiglia de’ Conti Draganich Veranzj, vengono dal bulino di questo Artefice. Fu anche nativo di Sibenico Andrea d’oscura origine conosciuto sotto il nome di Schiavone, valoroso dipintore, le di cui opere in molto pregio sono tenute dagli Amatori, ad onta del disfavorevole giudizio formatone dal Vasari.

§. 3. Porto di Sibenico, e Lago Scardonitano. Costumanze antiche.

L’ampio Porto, in riva del quale stesa sul pendio d’un colle sorge la Città di Sibenico, spalleggiata dai monti Tartari, asprissimi, e coperti di ghiaje d’antichi fiumi rassodate in breccie, è uno de’ più belli che si possano vedere, pella varietà delle colline, e piccioli promontorj, che lo circondano a foggia di Teatro. Il