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coltivare questi prodotti. Io desidererei, che fosse proposto almeno questo modo di risparmiare somme considerabili; da che sarebbe deriso chi proponesse d’invitarli co’ premj, ch’è pur il modo più facile d’ottenere ogni cosa in fatto d’Agricoltura.

Lo zelo d’uno de’ passati Eccellentissimi Generali in Dalmazia introdusse nelle campagne della Morlacchia la seminagione della Canape, che non vi fu poi con egual vigore sostenuta: ma il vantaggio riconosciuto à indotto molti Morlacchi, a continuarne volontariamente la coltivazione, ed è certo, che da quel tempo in poi spendono qualche minor porzione di denaro nelle tele forastiere, avendo qualche telajo in paese. Perchè non potrebbono pigliar più facilmente il genio della seminagione d’una pianta, ch’è di quotidiano lor uso, e divenuta quasi di prima necessità? La frugalità, e la vita faticosa, congiunta alla purità dell’aria fanno, che in Morlacchia, e particolarmente sul dorso delle montagne, v’abbia un gran numero di macrobj. Io non ò però con tutto questo cercato di un qualche Dandone1: ma a traverso dell’ignoranza, che vi regna anche degli anni proprj, mi è sembrato di vedere qualche vecchione quasi paragonabile al celebre Parr.

§. 13. Utensili, e capanne; vestiti, ed armi.

Le Schiavine provenienti dal paese Turco servono di materasse ai Morlacchi più benestanti; rarissimo fra loro è il riccone, che abbia un letto alla nostra usanza, nè vi sono assai frequenti quelli che abbiano lettiere

  1. Alexander Cornelius memorat Dandonem Illyricum D. annos vixisse. Plin. 1. 7, c. 48.