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Nè il bagno freddo produce que’ cattivi effetti ne’ bambini che si diè a credere dovessero venirne il Sig. Mochard, che l’uso degli Scozzesi, e Irlandesi de’ giorni nostri disapprova come pregiudicevole ai nervi, e le immersioni degli antichi Germani taccia di superstiziose, e figlie d’ignoranza1.

Le creaturine così diligentemente raccolte, e morbidamente ripulite, sono poscia involte in miserabili cenci, da’ quali stanno riparate alla peggio pello spazio di tre, o quattro mesi; dopo di questo termine si lasciano andare a quattro gambe per la capanna, e pe’ campi, dove acquistano insieme coll’arte di camminare in due piedi quella robustezza, e sanità invidiabile, onde sono dotati i Morlacchi, e che li rende atti ad incontrare le nevi, e i ghiacci più acuti a petto scoperto. I fanciulli succhiano il latte materno sino a tanto che una nuova gravidanza lo faccia mancare; e se il ringravidamento tardasse quattro, e sei anni, per tutto questo tempo eglino ricevono nutrimento dal seno della Madre. Non dee dopo tutto questo esser creduto favola, ciò che si racconta della prodigiosa lunghezza delle zinne Morlacche, le quali possono dar latte ai bambini per di dietro alle spalle, non che per di sotto alle braccia.

Tardi usano di mettere le brache ai fanciulli, che vanno talvolta col loro camiciotto lungo sino al ginocchio nell’età di tredici, e quattordici anni, spezialmente verso il confine della Bossina, seguendo l’usanza comune del paese soggetto alla Porta, dove i sudditi non pagano il Haraz, o capitazione, se non quando

  1. Memoires de la Soc. Oecon. de Berne, an. 1764. III partie.