Pagina:Viaggio attorno alla mia camera Manini 1824.djvu/98


Viaggio. 101

fino a quelli d’ultimo lavoro, nessuno ha posseduto una forza di refrazione così possente, e prodotto sensazioni così vive e così aggradevoli, come il prisma dell’amor proprio.

Ora, poichè gli specchj comuni annunziano invano la verità a uomini sempre contenti della loro figura; poichè non possono far ad essi conoscere le loro fisiche imperfezioni; a che servirebbe il mio specchio morale? Pochissimi fisserebbero in esso gli occhi; e nessuno vi ravviserebbe sè medesimo. — I filosofi soli perderebbero il tempo a contemplarvisi; — anzi dubito un poco anche di loro.

Prendendo lo specchio per quello che è, spero che nessuno vorrà biasimarmi d’averlo posto al disopra di tutti i quadri delle scuole d’Italia. Le donne, del cui gusto bisogna fidarsi,