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94 | Viaggio. |
Quand’io guardo attentamente il primo di questi due ritratti, mi sento compreso d’un quasi religioso rispetto per l’essere staordinario, che nel fiore degli anni avea sorpassati gli antichi tutti quanti, e tolta la speranza di superar lui — anzi di uguagliarlo — ai moderni. — La mia anima, ammirandolo, prova un sentimento di sdegno contro quest’italiana, che preferì il suo amore al suo amante, ed estinse in lui la fiamma celeste, il genio divino che vi albergava.
Sventurata! non sapevi tu dunque che Raffaello avea promesso un quadro più miracoloso che quello della Trasfigurazione? — Ignoravi tu di stringere fra le tue braccia il favorito della natura, il suo emulo, un ente sovrumano — un Dio?
Mentre la mia anima fa quest'apo-