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Viaggio. 87

tura; poiché su tutt’altro oggetto non saprei. Come discendere affatto dal punto ove pur dianzi mi era inalzato? Altronde essa è il Dada di mio zio Tobia.

Vorrei dire, così di passaggio, alcune parole sulla questione della preminenza dell’arte incantatrice di esprimere col pennello le umane forme, e di quella d’esprimere colla musica gli affetti: — sì qualche cosa io vorrei pur mettere in bilancia, non fosse che un grano di arena, un atomo.

Dicesi in favor del pittore ch’ei lascia qualche cosa dopo di sè; che i suoi quadri gli soppravvivono ed eternano la sua memoria.

Si risponde che i compositori di musica lasciano anch’essi opere e concerti. — Ma la musica è soggetta alla moda, e la pittura non è. — I pezzi