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Viaggio. | 71 |
gatemi ventitre lire, dieci soldi e quattro danari, che mi dovete, ed io vi comprerò la vostra spazzola». — Ei si lasciò maltrattare ingiustamente, anzichè far arrossire il bestial padrone dell’ira sua.
Il cielo lo benedica! — filosofi!... cristiani!... avete letto?
Prendi, Gioannetti, gli dissi, prendi; corri a comperare la spazzola. — Ma, signore, volete voi rimanere così con una scarpa bianca e un’altra nera? — Va a comperare la spazzola, ti ripeto; lasciami, lasciami questa polvere sopra una scarpa. Egli uscì; io presi il cencio, e ripulii con incredibil piacere la mia scarpa sinistra, su cui lasciai cadere una lagrima di pentimento.