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CAPITOLO XVIII.
Abbiamo lasciato Gioannetti immobile per meraviglia, e in atto di aspettar la fine della sublime spiegazione, ch’io aveva incominciata.
Quand’ei mi vide incapucciarmi a un tratto nella mia veste da camera, e troncar così ogni discorso, non dubitò un istante di avermi imbarazzato colla proposta difficoltà.
Non sentì, per altro, il minimo movimento d’orgoglio, nè cercò profittare del proprio vantaggio. — Dopo qualche minuto di silenzio, prese il ritratto, lo rimise al suo posto, e si ritirò lieve lieve in punta di piedi. — Capiva egli bene che la sua presenza era una specie d’umiliazione per me