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62 | Viaggio. |
e stesi i miei due piedi sopra la cornice del camminetto, stetti pazientemente ad aspettare il mio pasto. — Positura deliziosa, di cui non saprebbe imaginarsi altra più comoda nelle fermate inevitabili di un lungo viaggio.
Rosina, la mia cagnuola fedele, sempre, quand’io così mi adagio, viene a stiracchiarmi per le falde dell’abito, ond’io la prenda addosso. Ella trova un letto bello e fatto e molto piacevole alla sommità dell’angolo che formano allora le due parti del mio corpo, e che rappresenterebbesi assai bene con questa consonante V. S’io non la levo subito da terra, ella si slancia sopra di me, ed io ve la trovo spesso, che non so come vi sia venuta. Le mie mani si collocano da sè medesime nel modo il più giovevole al suo ben essere; sia qualche principio simpatico fra quest’ama-