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CAPITOLO XV.



Tè, Gioanneti, gli dissi, riappendi questo quadro: — ei m’aveva ajutato a ripulirlo, non sospettando ciò che produsse il capitolo del ritratto, niente più di quello che possa avvenir nella luna. Fu egli che di suo proprio moto mi presentò la spugna inumidita, e con quest’atto, in apparenza indifferente, fece percorrere alla mia anima cento milioni di leghe in un istante. In vece di rimettere il quadro a suo posto, ei seguitava a tenerlo, per farne a vicenda l’esame. — Un dubbio, un problema da risolvere gli dava un’aria di curiosità, ch’io subito notava. — Vediamo, gli dissi: che trovi tu a ridere in questo ritratto? — Oh nulla,