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Viaggio 41

tuo carcere, e dall’alto de' cieli, ov’io sono per condurti, — riguarda la tua bestia lanciata nel mondo correre sola sola la carriera della fortuna e degli onori. Vedi con qual gravità essa cammina fra gli uomini. La folla le fa largo con rispetto; nessuno, credimi, si accorge, che vada così sola; ed è l’ultima delle cure di tanta gente il sapere se essa abbia un’anima o no, se pensi o non pensi. – Mille donne sentimentali l’ameranno alla follia senza accorgersene. — Ella potrà anche inalzarsi, senza l’ajuto della tua anima, al più alto favore, alla più gran fortuna. — Nè io mi meraviglierei per nulla, se nel nostro ritorno dall'empireo la tua anima rientrando, per così dire, in sua casa, si trovasse nella bestia d'un gran signore.