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166 | Viaggio. |
che un’orda di cannibali osasse paragonarsi agli eroi della generosa Grecia, facendo perire sul patibolo, senza vergogna e senza rimorsi, vecchj venerabili, donne e fanciulli, e commettendo eccessi, egualmente inutili che atroci.
Platone, che aveva ascoltato in silenzio i nostri colloquj, vedendoli terminare d’una maniera inattesa, li ripigliò così: intendo, come tutte le scoperte de più grand'uomini nella fisica sieno inutili alla medicina, la quale mai non potrà cangiare il corso della natura. — Ma quelle d’altr’ordine, quelle di Locke sullo spirito umano; l'invenzione della stampa; le osservazioni continue derivate dalla storia; tanti libri profondi che hanno diffusa la scienza anche fra il popolo! — tante meraviglie insomma avranno