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162 | Viaggio. |
nondimeno, quando vi penso, fu di quattro contr’uno della parte di madama la ragionevole; di che sento quasi un poco di orgogliuzzo. — Ma anche l'altra, come bestia, fece molto.
Checchè ne sia, sul più bello delle mie riflessioni, i miei occhi si chiusero del tutto, ed io m’addormentai profondamente. Ma le imagini de' personaggi, a cui avea pensato, rimasero dipinte su quella tela finissima, che si appella memoria, e mescolandovisi nel mio cervello l’idea dell’evocazione de’ morti, vidi ben tosto giugnere in fila Ippocrate, Platone, Pericle, Aspasia, e il dottor Cigna colla sua parrucca. — Tutti si assisero sovra gli scanni tuttavia disposti intorno al fuoco, eccetto Pericle solo, che rimase in piedi, per leggere le gazzette.
Se le scoperte, di cui mi parlate,