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156 | Viaggio. |
e di dirlo? Le vesti possono tanto sullo spirito degli nomini, che vi hanno de’ valetudinarj, i quali in abito nuovo e parrucca bene incipriata sentono di star meglio; — e fanno al mondo e a sè stessi innocente inganno, sicchè quando una mattina ben pettinati e ben affibbiati se ne muojono, tutti ne esclamano per maraviglia.
E in quella classe, fra cui io vivo, quanti non vi hanno che vedendosi coperti d’un uniforme si credono fermamente ufficiali, — fino all’istante che l’apparizione inattesa del nemico dissipa l’illusione? — Che se piace al re di permettere ad alcuno di loro d’aggiugnere al suo abito certo ricamo, ecco ei si crede generale, e tutto l’esercito gli dà senza ridere questo titolo; — tanto è il potere di ciò che appartiene al vestimento sull’umana immaginazione.