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152 | Viaggio. |
che più non si vagheggia nel resto della vita, — in cui l’aria è più pura, — le fontane sono più limpide e fresche, — i boschetti più ameni e sparsi di sentieri, che mai più non si ritrovano, — i fiori più olezzanti, — le frutta più deliziose, — i colori dell’aurora più vaghi, — le donne più amabili, e tutte fedeli, — gli uomini tutti buoni, generosi, cordiali, — il mondo insomma tutto pieno di delizie e di virtù.
Nulla dico delle dolci agitazioni dell’amore... nulla della viva speranza d’una indefinita felicità.
E i primi sogni della gloria.... e i primi piaceri della beneficenza... e la soave malinconia, che di tempo in tempo si mescola ai più lieti sentimenti, solo per farci gustare la voluttà delle lagrime?