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CAPITOLO XXXIX.



Ho promesso un dialogo, e mantengo parola. — Spuntava il giorno; i raggi del sole indoravano ad un tempo la sommità del monte Viso e quella delle montagne più elevate dell’isola ch’è ai nostri antipodi; e già ell’era svegliata, o fosse ciò effetto delle notturne visioni, che spesso le danno grave e inutile travaglio, oppure della prossima fine del carnevale, il qual tempo di piacevole follìa sembra avere influsso sulla macchina umana, come le fasi della luna e la congiunzione di certi pianeti. — Insomma ella era svegliata, svegliatissima; quando anche la mia anima si riscosse dal sopore ond’era legata.