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108 | Viaggio. |
sospettose non leggeranno questo libro; — esse hanno occupazioni bastanti in casa propria e co’ loro amici; hanno altri affari; — e la buona gente mi crederà.
Confesso, per altro, che avrei preferito occuparmi di questo viaggio in altro tempo, in quaresima, per esempio, anziché in carnevale. Tuttavia alcune riflessioni filosofiche, ispiratemi dal cielo, mi hanno molto ajutato a sopportar la privazione de’ piaceri, che Torino presenta a dovizia in questi giorni di strepito e d’agitazione. — È certissimo, io diceva a me stesso, che le pareti della mia camera non sono così magnificamente adornate come quelle d’una sala da ballo: il suo silenzio non vale il piacevole strepito della musica e della danza. Ma, fra le brillanti persone, che s’incontrano nelle