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Granito di Baveno e dei dintorni. 43

sostanze. La miniera di rame ora lavorasi, e ’l metallo sta in mezzo allo scisto, al quarzo e al feldspato. Havvi pure qualche filone di piombo argentifero.

Proseguendo il viaggio verso la superior cava di granito, non dimentichi l’osservatore di guardare il fondo che va percorrendo. Vedrà alla base del monte dell’argilla, sovr’essa lo scisto summentovato, e sovra lo scisto il granito. Entrando fra i massi granitosi, che le mine hanno staccato dal monte per lavorarli, potrà ben vederne la natura. Ognuno vi troverà le prove della teoria e della ipotesi che adotta. Chi vuole, come Barral1 che il granito sia una cenere volcanica caduta nel mare, adunata, consolidata e cristallizzata al fondo dell’acqua, vedravvi dentro i ciottoli e rottami d’altri sassi di figura sovente elittica e tondeggiante, che il volcano (di cui or più non v’è vestigio) v’ha gettati. Chi ’l vuole un prodotto delle acque, mostrerà le moltissime e vaghissime cristallizzazioni ch’entro vi sono formate, e vi dirà che dal disfacimento de’ cristalli feldspatici è risultato il caolino, che vi si trova, e di cui riparleremo. Chi ’l vuole formato a strati (il che fu già argomento di letteraria quistione), vedrà che effettivamente ha larghe fenditure

  1. Mémoire sur le Trapp et les roches volcaniques-Bastia