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24 Da Gallarate alle Isole per Sesto.

successori, ha io que’ contorni de fondi per dotare annualmente buon numero di quelle povere fanciulle.

L’Isola Superiore, detta anche de’ Pescatori, fa coll’antecedente un singolar contrasto. Casucce picciole; angustissime strade ornate generalmente di festoni di reti poste ad asciugarsi; uomini e donne arse dal sole, e aggrinzate dall’acqua, sono sovente gli oggetti che si presentano, e che presentaronsi al card. Federigo Borromeo, quando nel secolo xvii vi stabilì un curato. Non v’è però tanta povertà, quanta sen mostra, poiché tutti sono proprietari d’una casa, d’un battello, d’una rete, e sovente di qualche po’ di terreno nel continente. È sorprendente la popolazione di quest’isola, che in meno di mezzo miglio di circuito sostiene più di 200 persone, e più di 100 ne ha l’isola Bella, in cui pochissimo luogo agl’indigeni sembrano lasciare le delizie Borromeo.

Il ch. conte Morozzo negli Atti della R. Accad. di Torino1 ci ha dato lo spaccato, direm così, del lago al luogo delle isole mentovate; e da esso vediamo che ivi la superficie del lago è a 122 tese parigine (a un di presso metri 244) sopra il livello del mare; che la profondità del lago non oltrepassa ivi le 100 tese, e che fra un’isola e l’altra non

  1. Ann. 1788-9, pag. 177