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CAPO XXVIII.

Elettrometria sotterranea della Lombardia.


Si è fin qui indicato ogni luogo in cui scavansi o scavaronsi un tempo delle miniere nella Lombardia, o ne furon da’ naturalisti trovati gl’indizj. E poichè scritta è quest'opera ad istruzione de’ curiosi, e principalmente degli amatori della storia naturale, loro non dispiacerà, mi lusingo, che il libro si termini colle indicazioni lasciateci dal minerografo Pennet, intorno a cui tanto si è parlato e scritto negli scorsi anni1.

  1. I dubbj intorno alla sensibilità d’alcuni individui, riguardo alle sostanze elettromotrici sotterranee, dovrebbono ormai essere dissipati. Essi furono destati dall’amor proprio dell’uomo, il quale mal soffre che altri sia dotato d’una qualità pregevole ch’egli non ha, e dall’orgoglio filosofico che volontieri preferisce le adottate teorie ai fatti che con esse non si accordano. Il numero degli individui dotati della sensibilità di cui trattasi (ed io ne ho in nota ben trecento da me sperimentati); la conosciuta probità e la dottrina della maggior parte di essi nelle cose fisiche; gli sperimentati loro mezzi ond’evitare l’errore e l’inganno; la facilità di trovar uomini conduttori (e quasi tutti lo sono), per mezzo de’ quali l’individuo Elettrometra mostra l’azione delle sotterranee sostanze nello stromento che sta nelle altrui mani da lui toccate, debbon’essere argomento bastante per deporre intorno a ciò ogni dubbiezza. Aggiungasi che i fenomeni del Galvanismo e del Voltaismo sono tanto analoghi a quelli della Rad-