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Vall'Assina. 313

catura, ove narrasi che siasi gettato un cane, il quale ritornò alla luce pel Buco di Nicolina.

Il pian del Tivano è generalmente a prati, e ivi nascono erbe utili per la farmacia e per la tintura, e bellissimi anemoni, renoncoli, astranzie, ec.: vi si semina anche della segale. Vi è pure frequente il sorbo da uccellatori (sorbus aucuparia L.), i cui frutti danno un sugo acido, sostituibile al limone per le tinture.

Chi dal pian del Tivano discende al lago, per Velleso o per Gelbio va a Nesso; o vero per Pallanza, Lemna e Molina scende fra Nesso e la Pliniana. Tutti i mentovati paesi sono sur un piano, ov’argomentammo che negli antichissimi secoli giunsero le acque. Viti, grani e legumi ivi coltivansi in piccoli piani sostenuti con macerie; ma questi uniti a’ frutti, ai castagneti e ai prodotti del bestiame non bastano a sostenere la popolazione, cosicchè gli uomini vanno ad esercitare in lontani paesi la loro industria.

Se da Asso vuolsi andare ad Onno, per la valle di Vicino si passa a Valbrona, ov’è altro paese di questo nome, e di là giugnesi alla discesa, che l’uomo a piedi abbrevia, portandosi sugli scogli che stanno rimpetto alla Badia e a Mandello.