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Vall'Assina. 311

è alto 1945 braccia (piedi 3566) dal medesimo; ma è contornato da gioghi più elevati, senza che da niuna parte le acque siansi aperta una strada. Che divengono esse dunque quando piove, e quando sciolgonsi le nevi? V’ha nel mezzo del piano una grotta, detta il Buco di Nicolina, ove gran parte delle acque si porta; e se questo foro per la trasportatavi terra e foglie si chiude, come par che debba presto avvenire, il pian del Tivano diverrà laghetto o palude. Non tutte però in questo luogo si radunano le acque, ma v’ha degli altri parziali catini che hanno pur essi il loro sfogo nella stessa maniera: e convien dire che nel centro di altri piani circondati da’ monti fossero i buchi, o pozzi naturali di Premeù sotto il culmine della guardia sopra Pognana; di Profondà sopra Blevio, di Gravinate e Bianca-monda sopra Velleso, ed altro senza nome sopra Gelbio (pozzi che or sono sulla vetta or su pendio), poichè veggonsi formati dall’acqua che gli ha spiralmente corrosi. In molti di questi pozzi io discesi, nè altro vi trovai che il monte a strati orizzontali di sasso marnoso, il quale scomponendosi nella superficie, parea formare la così detta Pietra-morta. Nella grotta di Gravinate trovai de’ begli avanzi di stalattite, un teschio di capretto, e una mandibola di lupo; e progredendo