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Da Como a Milano. | 291 |
turale, ed è che tutti questi contorni erano boschi abitati da selvaggiume e da fiere. La soppressione del monistero m’ha dato il comodo di leggere l’iscrizione d’Attilio Mocelio, che fu poi trasportata nel R. Palazzo delle Scienze, Lettere ed Arti, e correggere così gli errori commessi da tutti i raccoglitori d’antiche iscrizioni.
Un’importante iscrizione di Veraciliano era a Giussano in casa Torri, ed or è a Verano. Volendo colà andar da Giussano, si passa a Robiano, ove pochi anni addietro fu scoperto a poca profondità un pavimento a musaico non lungi dalla chiesa. Per coltivarne il fondo, è stato poi ricoperto.
A Verano, che sta sopra Agliate in riva al Lambro, vassi a vedere la Villa Trotti, ove cento cose, che non sembrano fatte per istare insieme, son raunate. Ivi ognun trova di che occuparsi, e anche l’antiquario e l’amante delle belle arti vi vedrà cose importanti. Vi sono parecchi antichi bassi rilievi ed alcune iscrizioni, e fra queste il mentovato epitaffio di Veraciliano.
Questa lapide è stata negli anni addietro trovata nel distrutto castello d’Agliate con qualche altro pezzo antico, e varie monete a argento e di bronzo assai pregevoli, che mostrano quanto colti fossero que’ Confalonieri che il possedeano, e che, sul finire del xiii