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Lario, ramo di Como. 281

di Como erano i Plinii, de’ quali fanno menzione molte iscrizioni di questi contorni. Una bella ven’ha per C. Plinio Calvo nel palazzo pubblico1. Molte antiche epigrafi in marmo veggonsi in Vescovato, e più ancora presso il mentovato Giovio, che ha ornato l’atrio, il cortile e le scale di quante vetuste lapidi patrie ha potuto raccogliere, (ove fra le altre

    Trajano o poco più. Dall’età di quest’ultimo è la seguente:

    caio coesidio

    evzélo

    vi . viro

    caius . plinivs

    philocalvs

    in . civis . tvtélam

    coedidivs

    evlélvu

    collégio . fabrum

    dedit . hs . ii (2000 sesterzi)

    locus . datus . decreto . collegii

    (Nota tratta dall'esemplare postillato dal sig. dott. Gio. Labus).

  1. Questa lapide onoraria per Caio Plinio Calvo non è più nel palazzo pubblico, ma nel palazzo dei Co. Giovii, ove si trasportarono quelle che si dicono in Vescovato, e quelle che erano in casa Tridi, anzi pressochè tutte le più importanti della città e della provincia, per discorrer le quali anche di fuga e per cenni in luogo di nota sarebbe d’uopo fare un volume (Nota tratta dall’esemplare postillato dal sig. dott. Gio. Labus).