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274 Lario, ramo di Como.

vo che fanno il vicin monte e l’opposto, e somiglia pienamente il rumoreggiar del tuono, ma può anche servire a misurar il tempo che il suono impiega a percorrere la larghezza del lago.

Presso a Perlasca sta Blevio (Blevium), paese diviso in sette casolari piantati ne’ pochi piani che forma a luogo a luogo il monte. La prima casa di Blevio al piano chiamavasi la Malpensata ma ora la gentile proprietaria Imbonati vedova Sannazzari, vendola ingrandita e ornata con vaghissimo giardino, dielle il nome di Belvedere, che ben più le conviene. Più d’una comoda casa v’hanno i sigg. Artaria, noti negozianti di stampe in Germania e a Milano.

Dopo Urio, alla destra viensi a Moltrasio, che altri derivano da Monte-raso. Magnifica è qui la villa Passalacqua. Sono lì presso le cave di ardesie tegolari e di sassi da fabbrica marnosi, in mezzo ai quali trovansi a luogo a luogo de’ sottili e brevi strati di bellissimo litantrace, e fra le tegole veggonsi talora belle impronte di giganteschi ammoniti e di piante, fra le quali fu riconosciuta la chama felce. In alto trovasi della molibdena. Le stesse ardesie tegolari trovansi a Blevio: nuovo argomento che il lago sia stato scavato entro un piano uniforme, sebbene a questo par che s’opponga la sua profondità, che in alcuni luoghi è anche al di