Pagina:Viaggio Da Milano Ai Tre Laghi.djvu/285


Fonte Pliniana. 269

fonte l’analogia col flusso e riflusso marino, gli antichi le diedero la stessa origine ed anche il medesimo nome Facil cosa è però l’osservare che qui il crescere e decrescere nessun rapporto non ha colla luna, ma bensì colle ore del giorno, quando la stagione è regolare. Fuvvi chi per ispiegare il fenomeno immaginò un gran recipiente, e fenne costruire il modello in legno, appoggiato a due perni, e di tal forma che essendo pieno disequilibravasi e si rovesciava, indi rimetteasi in piano, per nuovamente riempirsi. Ognun sente l’impossibilità della cosa. Il celebre naturalista Fortis 1, trattando di altre fonti intermittenti del Bergamasco, opina che le acque interne strascinino tanta arena da chiudersi i canali, finchè la copia d’acqua ritenuta giugne a tale da rovesciar l’argine ch’essa medesima si era formato, e un nuovo argine a rialzarsi comincia. Potrà ciò co’ fenomeni delle fonti Bergamasche, e con altre non infrequenti fra noi, per avventura convenire, ma non con quanto nella fonte Pliniana si osserva, nella quale l’accrescimento ha principalmente rapporto col vento. Il ch. monsig. Testa2 , che la vide molto elevarsi in occasione di vento gagliardo, immaginò che l’acqua della vicina cascata fosse

  1. Opuscoli scelti Tom. I pag. 215.
  2. Op. Sc. Tom. VIII pag. 180.