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Angera, Torbiera. 13

maggior parte de’ paesi posti sul Verbano. Ivi sta in alto un antica rocca, ove sono alcune vecchie e pregevoli pitture, rappresentanti le gesta dell’arcivescovo Ottone Visconti, in un abbandonato salone; e varie altre pur rimarchevoli in altre sale sen veggono. Nel contiguo giardino v’ha parecchie antiche iscrizioni, fra le quali è rimarchevole quella di C. Metilio Marcellino.... patrono causarum fidelissimo.... civi abstinentissimo.... patrono coloniae Foro Juliiriensium etc., rammentando in queste ultime parole, mal copiate da tutti gli antiquarj, il Foro degl’Iriesi, or villa del Foro non lungi dalla Scrivia. Nella chiesa vedonsi a’ fianchi del battistero due statue marmoree dei SS. Pietro e Paolo, non ispregevoli per essere lavoro de’ bassi tempi. Alcuni avanzi d’antiche colonne fregiate di bel rilievo veggonsi pure sul piazzale della chiesa. Ivi era l’antica Statione, cioè luogo ove stava un romano accampamento, detta ne’ bassi tempi Stazzona, capo di esteso contado. Gli antiquarj ci contano della vetustà di Angera cose da fare strabiliare, poichè la vogliono edificata da un Anglo nipote d’Enea, e dedicata alla dea del silenzio Angerona1.

  1. Descrizione d’Angera di Socrate Pedisestro, Bergamo, 1779