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Badia, Lecco. 235

Così detta è questa terra perchè fu già badia di Benedettini, poi convento di Serviti, ora soppresso: indi viensi in vista di rupi destinate al pascolo del bestiame, sopra cui vedesi in alto il deserto monistero di s. Martino in Agro, ove nel secolo xvii vivean monache, che san Carlo stimò opportuno di chiamare in città. De’ paesi dell’opposto lido parleremo poi.

Lecco (Leucas). Forte castello fu Lecco negli scorsi secoli, ma ora quel borgo, benchè mal difeso, è ben più ammirevole per le manifatture che vi sono introdotte. Il doppio canal d’acqua detto il fiumicello muove circa 120 edifizj. Per la maggior parte vi si lavora ferro; e in tutti i forni e le fucine vedesi l’acqua cadendo in cavo tronco attraer l’aria, e spingerla poi per ferrea canna al fuoco; e il ferro vi si fila d’ogni sottigliezza, ma l’imperfezione delle macchine ne rende il lavoro molto insalubre. V’ha su questo canale de’ grandiosi filatoi di seta e de’ frantoi d’ulive. In alcuni filatoi, specialmente presso i sigg. Bonanome e Bovara, si vedranno i nuovi incannatoi e binatoi ingegnosamente composti a gran risparmio di man d’opera.

Fertile è il territorio di Lecco, e alla fertilità corrispondente l'industria. Le viti,