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Lago di Como. 211

non lascia di spiccare la bellezza delle forme, e l′avvenenza de′volti; e il lusso ha pur trovato il modo d'introdurvi l′oro e i merletti.

Il palazzo già de′Gallii, duchi d′Alvitto, unisce all′ampiezza e al buon disegno la ricchezza de′marmi, e mostra il buon gusto, che pure si scorge nelle altre fabbriche, che il card. Tolomeo Gallio fece erigere sul lago, delle quali parleremo. V′è tradizione che siasi trattato di trasportar in esso il Concilio ecumenico, che poi si tenne a Trento. L′antica or abbandonata chiesa collegiata, col battistero da essa separato all'uso antico, posta in riva al lago, presenta indizj della sua vetustà ne′varj strati di pitture che ornano le sue pareti, e di cui veggonsi i resti; e prova che il lago siasi da alcuni secoli in qua sensibilmente alzato, a meno che non dicasi abbassato il suolo; poichè non è a credersi che avessero in origine i Gravedonesi costruito la chiesa loro sì bassa che il lago ad ogni escrescenza occupar ne dovesse l′ingresso e il pavimento. Nel battistero la pittura a fresco rappresenta il miracolo dell′insolito splendore che narrasi esser emanato per due giorni da un′immagine del Bambin Gesù; miracolo che vuolsi qui accaduto nell′anno 823. Il colto viaggiatore ivi pur leggerà le