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Cardano, Menagio. 185

rente, detto Sanagra, v’è della candida argilla, si sale sino a Croce, piccolo colle in mezzo agli alti monti di Valcavargna al nord, e di vall’Intelvi al sud. Prima di giugnervi, stando in faccia a Cardano, s’arresta il curioso, e abbandonando la strada maestra, discende sotto questo paese, ove in ben costruito forno di fusione alla norvegiana e con buoni magli lavorasi il ferro di Valcavargna e di Gaeta, e sen fondono più di 60,000 rubbi all’anno, oltre 50,000 che sen fondono in Valcavargna d’ottimo ferro, ma hanno anche del rame e piombo argentifero. Può il mineralogo da Porlezza o da Castello andare a vedere le mentovate miniere di quella valle.

Da Croce discendere si può a cavallo a Menagio, o per arduo ma amenissimo sentiere andare a Piedi sino alla Cadenabbia. Menagio è un grosso borgo. La bella iscrizione di Minicio Exorato, tribuno de’ soldati, pontefice e console, in bianco marmo a lettere poco men che cubitali, che vedesi nel muro d'una chiesuola presso la piazza1, farebbe

  1. Importantissima è questa epigrafe, stampata già dall'Appiano (f. 76), dal Panvinio (Ant. Ver. l. 2. pag. 59), dal Grutero (pag. 438-7), da Volfango Lazio (Comm. R. R. 1 3. pag. 319), dal Zaccaria (Iter. per Ital. pag. 93), dal Rovelli (Stor.