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Cuvio, Vergobbio, Suigno, Brenta. 175

per delizia estiva; a destra lascia Vergobbio e Casal-Suigno, ove ampia casa pur hanno i sigg. Della Porta, e conduce a Brenta e a Citiglio, di cui già parlammo. In tale strada è rimarchevole la ruina che i torrenti fanno alla campagna. Al nocciolo del monte che la val Cuvia dal lago divide, scistoso al di sotto e superiormente calcare, è appoggiato un ammasso enorme di ciottoli fluitanti, che forma de’ colli d'alluvione, in vetta a' quali sta un po' di piano abitato; indizio certo che le acque sino a quell'altezza un tempo giungevano. Se le piogge aprono una frana, ne strascinano al piano quantità immensa, e ricoprono le poche campagne coltivate, che ivi sono; e formando poscia argine ad altre acque, vi producono una specie di palude nociva alla salubrità dell'aria, come alla coltivazione. Volendo con argini impedire il trascorrimento de’ torrenti ne’ soggetti campi, s'allontana per poco il danno, ma si renderà di gran lunga maggiore. L'alzamento da queste lavine prodotto, fa che le acque dividansi in due e parte ne vada a Germignaga col nome di Morgorabbia, mentre parte ne va a Laveno con nome di Boesio.

La prima strada che da Cassano sale a Rancio, e indi a Brincio, varcando il Sasso Mericcio o Meredo, è assai difficile, onde, comunque sia più breve, da pochi vien pre-