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174 Da Luino a Varese.

dell'acqua anzichè del fuoco, come diffusamente espone nella sua operetta su quest’argomento scritta1. Per terminar la lite sen riportarono amendue al cel. Dolomieu. Egli nel 1797 venne sconosciuto a vederla: nulla determinò; ma, come appare dal rapporto del suo Viaggio fatto al Consiglio delle Miniere2, pende più pel suo scolare che pel nostro Professore. Altri geologi che que’ luoghi poi esaminarono, l'opinione del cav. Pini anzichè del sig. Fleuriau adottarono3; e fuvvi pure chi sospettò che il sasso vitreo e nero fosse un'antracite4. Aggiungasi che questo sasso, ove resti esposto all’azione dell’ammosfera, prende tutta l’apparenza del porfido, di cui son formati i contingui monti; e del sasso nero vetroso ve n’ha pure all’est del lago di Lugano, sopra Campione, ove non sospettossi finora un vulcano.

Da Cassano a Varese conducono due strade carreggiabili: breve e difficile l’una, lunga e comoda l’altra. La seconda per Cueglio e la Canonica lascia a sinistra Cuvio, ove magnifico palazzo ha il sig. duca Litta

  1. D'alcuni fossili singolari nella Lombardia Austriaca. Milano, presso Marelli, 1790.
  2. Journ. des Min. Num. 41,
  3. Gautieri. Confutazione dell'opinione... sulla volcaneità de’ monticelli tra Grantola e Cunardo. Milano, 1807.
  4. M. de Montlasier.