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Da Varese a Lugano. 151

la cresta granitosa e porfiritica di que’ monti. Si ha in faccia S. Elia, il bel borgo di Vigiù, e la cava del sasso arenoso, di cui il palazzo Cicogna mostra non potersi interamente fidare, poichè le colonne dopo tre secoli si sono perpendicolarmente divise, e convenne cangiarle. Indi si passa sotto Besano, e s’arriva a Porto, che da Varese dista sette miglia. Sopra Besano evvi una miniera di piombo.

La chiesa di S. Giovanni di Besano dicesi fondata dalla Regina Teodolinda. Di Vigiù, che vedesi in alto alla destra, alcuni derivano il nome da Vicus Julii; e qualche fondamento di tal etimologia trovano nel vicino Stabio, che probabilmente ora una stazione (Stabulum) della cavalleria di Giulio Cesare. Presso Stabio vi sono alcune sorgenti d’acqua epatica fredda, la quale, secondo l’analisi fattane, è perfettamente satura d’aria epatica (gas idrogeno solforato), e contiene picciola dose di sal marino calcare. Potrebbono quelle vene riunirsi in una sola; ma, poichè vengono per via sotterranea dal nord-ovest, presso la chiesa di S. Pedrino, ove sono a poca profondità, converrebbe colà fare uno stabilimento per le acque e pe’ fanghi, che per la vicinanza gioverebbe a Milano, a Como e a Varese. In un angolo esterno della chiesa summentovata v’è un’urna con bel-