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136 Lignite, Oro nell'Arena.

La riva del Ticino è formata pur essa di ghiaja a varj strati, ne’ quali si veggono dei massi grandissimi di granito, di selce e d'altre dure pietre, frammezzati da strati d'arena, di piccola ghiaja, e talor di terra. V’è pur molto e bianchissimo quarzo; e fin qui vengono a provvedersene i Veneziani per le loro fabbriche di cristalli e di terre cotte.

Dopo un viaggio di ben trenta miglia, che fassi in brevissimo tempo, or minore or maggiore secondo che scarseggia o abbonda l’acqua, ma non mai al di là di quattro ore, si giunge sotto Tornamento alla così detta Casa della Camera. Ivi, come s’è detto, si toglie al Ticino gran parte dell’acqua sua per formare il Naviglio grande. Il resto continua pur navigabile sin a Pavia e al Po, e va con questo al mare. Egli è navigando sul Ticino a Pavia che vedonsi nell’alta sua sponda fra Besate e la Zelada moltiplici ed alti strati di sostanza combustibile, cioè di lignite, frammezzati da strati di ghiaja e d’arena aurifera, e sparsi sen vedono de’ grossi pezzi sulla ghiaja del fiume ove raccolgonsi1.

  1. In questa lignite riconosconsi molti tronchi di pino, e persino degli strobili. Fra que’ tronchi ne ho trovato alcuno polarizzato, e perciò fulminato. Esso stava 140 piedi sotto la superficie del suolo, entro cui il Ticino si è scavato l’alveo. Sembra dunque che sia stato sepolto quando il Ticino, spezzando