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VIAGGIO
AL LAGO MAGGIORE.
CAPO I.
Da Milano a Gallarate.
Per andare da Milano a Gallarate si esce ugualmente da Porta Tanaglia, a cui mette la decretata contrada della Moscua, e dal così detto Portello del Castello, benchè Castello più non vi sia, costeggiando le ruine di questo, ed attraversando il Foro Bonaparte sino al grand’Arco, che si va costruendo colla
massima magnificenza, sul disegno del sig. cavaliere Cagnola membro dell’Istituto r., e dal quale incomincia la grande via del Sempione,
di cui parlerassi. La vicinanza dell’abitazione fa scegliere la via, ed ambedue s’incontrano al ponte dell’Archetto, detto anche
della Mossa, pel sottocorrente rivo. Fra l’una e l’altra era compreso il gran parco dei Visconti, che nel Castello abitavano, e si veggono ancora i vestigi del muro che lo cingeva.
Dopo tre miglia di viaggio, fra campagne coltivate alla sinistra e prati alla destra, si giunge presso alla chiesa di Garegnano (Carinianum), altre volte convento di Certosini, fondato dall’arcivescovo e signor di Milano
Amoretti | 2 |