tà a quei di Baveno e del S. Gottardo. Ve n’ha de’ bianchi e dei nericci, de’ carnicini e di color ruggine; e loro proprietà è l’essere cristallizzati in prismi quadrilateri romboidali. Trovansi in mezzo ai graniti, e sovente misti a cristalli quarzosi metallici, o sparsi d’incrostazioni metalliche. Ve n’ha degli zeolitici che da sè stessi si scompongono e cadono in finissima polvere, e chiamansi di zeolite fatiscente, o laumonite. 3. Cristalli di spato calcare semitrasparenti. 4. La pietra raggiante (rayonnante) vitrea, e quasi vitrea. 5. La tremolite comune vitrea, e asbestiforme. 6. L’asbesto e l’amianto. 7. Lo spato fluore ec. Io queste cose ho appena accennate; ma chi vuole più estese ed esatte notizie de’ prodotti fossili e minerali di questi nostri monti, legga le Osservazioni Mineralogiche sulla montagna di San Gottardo del cav. Pini1: il libretto intitolato Itinéraire du Saint Gothard. Basle 17952. Manuel de la Suisse de M. Ebel,3 e meglio ancora la Lithologie du S. Gothard del sig. di Saussure4.
- ↑ Opus. Scel. Tomo IV pag. 289.
- ↑ Cap. XXI.
- ↑ Agli articoli de’ paesi sin qui mentovati.
- ↑ Voyages dans les Alpes. Tom. IV. pag. 64. in 4.