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124 Viaggio al S. Gottardo.

Alpi altissime (Alpes Summae), non già perchè abbia cime più elevate del Monte-rosa e del Monte bianco, ma perchè ha in alto una grande estensione da cui partono varj dei principali fiumi, che versane le acqua in opposte e lontanissime regioni. Chiamossi anche Mons Adula, nome che abbraccia tutte le alpi che dal San Gottardo stendonsi ai Grigioni; e da questo nome del monte il cav. Pini battezzò le sue adularie.

Il piano dell’Ospizio ha molte elevate vette all’intorno, la più alta delle quali è quella di Fieudo, che ha 1378 tese sopra il mare. Un’altra è la montagna di Pesciumo, alla cui base appoggiasi un marmo (con cui si fa anche calcina) or bianco or azzurro, sicchè sembra un cipollino, sovente misto a molta mica. V’è pure della dolomia. Delle altre pietre rare e gemme, fra poco.

Nel venire dalle foci del Ticino al San Gottardo, lasciamo a destra molte valli, che nel Ticino immettono; e converrà dire qualche cosa almeno delle principali. La prima è la picciola valle di Giubiasca, o Zebiasca, nella quale s’entra dal paese di questo stesso nome, ed è popolata dalle terre di Revechio, Soliasco, Pianezza, S. Antonio e Camarino, daddove, varcando la colma, si passa nella valle per cui discendesi a Gravedona sul Lario.