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120 Dazio Grande, Faido.

Una magnifica sen vede quando si giugne a Faido, residenza del Balio o Giudice. Da Chigiogna a Faido la vegetazione copre il nocciolo del monte, ma mezza lega oltre Faido ricompare una roccia di scisto micaceo quarzoso a strati orizzontali, se non che in qualche luogo alzansi questi alquanto verso ovest; e della stessa natura sembra essere l’opposto monte oltre Ticino.

Qui la valle diviene più selvatica, ma abbonda di boschi di larici che il Ticino porta al lago, e che ne fanno a tempo a tempo la ricchezza. Si passa, a tre miglia sopra Faido, il Ticino; si ripassa nuovamente, e qui vedesi lo scoglio esser di sasso men solido, e quindi ora franato, ora coperto di terra vegetale, più non serbando la primitiva situazione. Poi la valle si stringe sì, che appena v’è luogo pel fiume e per la strada; anzi questa è sovente scavata nello scoglio. Qui le vene del granito, ch’è più fino del precedente, veggonsi sovente piegate a zig-zag, come una Ʃ rovesciata. In cima alla salita che costeggia questo granito trovasi Dazio grande, ove ogni forastiere paga un ben giusto pedaggio per mantenimento dalla strada. Guardandosi indietro, ben si vede che il Ticino ha tagliato un monte ch’era un ramo della catena generale, obbliquo alla medesima. Al finir di questa montagna veggonsi sotto una