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Val Canobina. 111

Melezza, viensi a Disimo e ad Olgia, ove entra in essa un altro considerevol torrente, oltre cui sono i confini svizzeri. Perde poi la Melezza il suo nome quando si confonde col Centovalle, sebbene nè questo fiume, nè l'Osernone, che viene dalla valle contigua all'est, le facciano mutare direzione, che solo cambia quando getta le acque sue nella Maggia per portarsi verso il sud a Locarno. Centovalle e Osernone son ben popolate valli; ma pare che non siavi altra industria che quella del bestiame e de’ legnami. Di Locarno e di val Maggia, alla fine di questo Capo.

Volendo tornare al lago per val Canobina, si sale alla vetta meridionale, ov'è meno alta; percorresi una valletta solitaria, ove veggonsi grandi frane del monte che e di roccia micacea; e oltrepassata piccola vetta, trovasi Finero, buon villaggio in un altissimo piano. V'è quindi a passare il sasso di Finero, ch'è una lunga scogliera quasi a picco, sulla cui occidentale faccia è un angusto sentiere che guarda un precipizio. Non vi si passa però, almeno di state, con quel pericolo che generalmente s' annunzia. Viensi a Cursolo, ove vedonsi de' filoni di bianco marmo primitivo, da cui traggono la loro calce quegli abitanti.

Dopo Cursolo v'è Aurasco, lasciando a destra Guro, indi Falmenta; e dopo d'aver oltre-