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82 | Val di Vedro. |
con meraviglia vegetare, sebbene stentatamente, le opunzie al nord del ponte. Si continua a salire sino al casolare detto Morgantino, presso cui trovasi un marmo non dissimile da quello della Candoglia, dice monsig. Bescapè vescovo di Novara; che nelle visite sue pastorali osservava pur sovente le cose con occhio da naturalista e da antiquario1. Egli trovò pur qui gli avanzi d’un’iscrizione che Alciato copiò intiera a Sesto Calende, (e che ora è in Milano) postavi da certo Veccone o Beccone, sulla quale è scolpito a rilievo un becco2. Parlai già d’altra iscri-
- ↑ Novaria sacra. Lib. I. p. 204
- ↑ All’erudito viaggiatore piacerà legger anche 1a lapide tratta dal codice dell’Alciato, e riscontrata colle stampe del Grutero e del Bescapè.
Vivus Fecit
BECCO . MOCCONIS . Filius . SIBI . ET . VTILIAE . VECCATI . Filiae . VXORI . ET . FRONTONI . Filio . ET . CRACCAELIVONIS . Filiae . VXORI . ET . MASCIO . FilioET . PRIMAE . OGTAVI. Filiae . VXORI . ETSEXTO . FilioDai nomi barbari di Beccone, Moccone, Veccate, o Beccato, Livone, Mascio, Cracca si deduce che tal famiglia per anche non avea conseguita la romana cittadinanza. Si nota in oltre quanto antico e di celtica origine sia il vocabolo Becco nel significato datogli