Pagina:Versi sciolti dell'abate Carlo Innocenzio Frugoni.pdf/152

Cominciar de* viventi. Allor da’rozzi
Organi imbelli, allor da’lenii inerti
Non fecondata ancor dorme Ragione,
Quafi un’ozio dell’alma. E qual non t’apre
Nelle vegnenti età l’Eroe diletto
Fertil di gloria faticofo campo,
Come infinito mar, che di fpalmata
Nave all’ardito veleggiar fi moftra?
Non tacer, (i) come fui fiorir degli anni
Spiegò l’indole bella, e come i lumi
Del penfar gtufto, e dell’oprar diritto
Prcfe dall’Arti formatrici, e feppe
Sorger, qual forge lieta Pianta in lieto
Tcrrcn, traendo delle occulte fibre
Per le nudrici vie l’umore amico.
Fra la Patrizia Gioventù togata
Qual gravitate, qual mirabil fenno
Da’primi dì noi dillinguea? Tal forfè
Giovane apparve, e i non fallaci augurj
E le fperanze meritò di Roma

T 3 /Il

( i ) Fu Savio di Terra ferma , Podcftìì di Chioggia , Amba-
feiadore Ordinario , e Straordinario aile Corri di Spagna , e di
Francia, dov’ebbe gran maneggi. E’flato ultimamente Commef-
fario Generale a’Confini in Italia.