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(CVI.)

AL SIG. CO: CARLO BARATTIERI


Riavutosi dalla Febbre, e intervenuto alla prima Recita del Dramma intitolato li Fratelli riconosciuti.

QUella, che ti facea, parte per ira,
     E parte per timor batter sovente
     La man fu l’anca, e maledir tua sorte
     Febbre importuna, pur qual nebbia al Sole
     5Si ruppe, e si disperse, e Dio fa dove
     Seco portò la pallidezza, e il gelo,
     E l’aspra sete, gl’inquieti moti,
     E le nemiche del soave Tonno
     Affannose vigilie. Ita pur folle
     10Le vene a contristar di sozzo avaro.
     Che ingiusto Possessor ripon fotterra
     Il cumulato argento, inutil malfa,
     O a sparger foco ne l’ignobil sangue
     Di chi, ricco de i doni di Fortuna
     15Lascia languir su le superbe foglie
     L’arti mendiche. Ma per mio contento
     Bastimi, Amico Barattieri, ch’ella
     Più teco non soggiorni. Avrai pur ora
     Ritinta in rosso, e del cresciuto, e mesto


Pel