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CANZONE.
Parenti augusti! se pennello avessi
Acconcio a figurar quella beata
Reggia eterna per cui si spande e vola
Lo spirito di lei; se dir sapessi
5Quanto più bella colassù è rinata;
Com’ella in Dio si pasce e si consola;
Oggi la mia parola
Tal virtù avrebbe che d’ambascia oggetto
Più non saria per voi la morta figlia;
10O, quando pur le ciglia
Non fosser atte, al suo fulgente aspetto,
A frenar delle lagrime la piena,
Piangereste di gioia e non di pena.