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Presta o il pirata a sperdere,
Od a raccorre il freno
45Sopra il vassallo indocile,
O a rompere or l’elleno,
Or l’ottomano, or l’invida
Sua rivale de l’armi al paragon,
Di quivi lo spettacolo
50Sublime contemplava;
Quivi ella il suo magnifico
Ducal palagio alzava
E quell’unico tempio
Che d’adorar impone il Re dei re:
55Là il foro ornato ed ampio
A cui null’altro opporre
Sa lo straniero attonito:
Là quella salda torre
Che contro nove secoli
60A rendersi più salda combattè.
Ma come, per accorrere
A breve e matta festa,
L’avito serto, fatua,
Levossi ella di testa,
65E osò dal trono scendere
Per mescersi coi mimi a carolar,