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il sospiro dell'anima. |
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» Ma un sentier che la pace ha per confine,
Laghi, perenni fonti, aure beate,
Pianure interminabili e colline
Di perpetua verdura inghirlandate,
Sempre innanzi alla mente desiosa
Siccome sogni ricordati stanno,
E il forte immaginar che non ha posa
Di stupor t’empie e di segreto affanno.
» Qui l’avida pupilla non s’appaga
Nelle bellezze della donna amata,
Nè tu vedesti mai cosa più vaga,
Nè mai diversa donna hai desiata;
O non ravvisi in lei l’Angelo vero
Così velato di corporea forma,
O quella che amoreggia il tuo pensiero
Sopra i fior di quaggiù non posa l’orma.
» Vegliando incontro ai bei sogni ridenti,
Ogni più chiuso albergo apre al dolore;
E quasi armato di sè stesso, il core
Vigor si fa degl’intimi tormenti.
Di cosa lieve pueril talento
Mai nol travolge seco in lungo oblio,
E mai non seppe abbandonarsi, lento
Seguendo inerzia, a lubrico pendio.
» Virtù d’amor non lieve e non mentita
Come gemma derisa asconde e serba;
La sua non terge per l’altrui ferita,
Ma del comun gioir si disacerba;
Non corre a maledir con facil piede
Se il fatto non risponde all’alta idea,
Vagheggia in sè coll’occhio della fede
Secoli di virtude, e là si bea.