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preterito più che perfetto


Tu, tu, santissimo
     Fide-commesso,
     Da questi Vandali
     Distrutto adesso,

Nel Primogenito
     Serbasti unito
     L’onor blasonico,
     Il censo avito,

E in retta linea
     D’età in età
     Ereditaria
     L’asinità.

Ora alla libera
     Vede un signore
     Potarsi l’albero
     Dal creditore;

L’usura, il codice,
     Ne rôse i frutti;
     Il Messo e l’Estimo
     Pareggia tutti;

Chi non sa leggere
     Si chiama un ciuco,
     E inciampi cattedre
     Per ogni buco.

Per gl’illustrissimi,
     Funi e galere
     Un giorno c’erano
     Per darla a bere;

Ma in questo secolo
     Di confusione
     Si pianta in carcere
     Anco un Barone;