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46 | la vestizione. |
E sotto, una gran folla;
Allato, un Cappuccino;
Fu messo a capo chino,
E udì scattar la molla.
Parvegli a quello scatto
Sentire un certo crollo,
Ch’alzò le mani a un tratto
Per attastarsi il collo.
Ma in quel punto una mano scettrata
Gli calò sulla testa nefaria:
Allo strano prodigio, incantata
La mannaia rimase per aria.
Viva, viva, gridava il buglione,
La giustizia del nostro Solone;
Se protegge chi ruba e chi gabba,
Muoia Cristo, si sciolga Barabba.
Di sotto la toga
Che quasi l’affoga
La testa levò;
D’intorno girò
Quegli occhi di falco;
E allor gli s’offerse
D’Altare, di Palco,
D’Usura, di Cristo,
Un vortice, un misto
Di cose diverse.
Così del malato
Non bene svegliato,
Col falso e col vero
Combatte il pensiero,
Guizzando nel laccio
Di qualche sognaccio.
E già la visïon si disciogliea,
Quando da un lato della Chiesa sente