Pagina:Versi di Giuseppe Giusti.djvu/55


brindisi. 31


Se poi v’accomoda,
     O male o bene,
     Dire in disordine
     Quel che vien viene,

Zitte le ciniche
     Baie all’ingrosso,
     Che a tutti trinciano
     La giubba addosso;

Zitto l’equivoco
     Da Stenterello,
     Che sa di bettola
     E di bordello.

Facciam repubblica
     Senza licenza;
     Nessun ci addebiti
     Di maldicenza;

E tra le celie
     Del lieto umore,
     Tutti si scottino,
     Meno il pudore.

Se nelle lepide
     Gare d’ingegno
     Tizio Sempronio
     Dà più nel segno;

Se a fin di tavola
     E a naso rosso
     Una facezia
     V’arriva all’osso;

Non fate broncio
     Come taluno,
     Che, se nel muoversi
     Lo tocca un pruno,