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408 spiegazione di alcune voci


Suola — da suolo, si chiama la parte della scarpa che tocca il terreno; doppie suola si dicono quelle composte di più striscie di cuoio impuntite l’una sull’altra.

Sussiego — gravità affettata.

Svagato — applicato a giovane, vale che si dà bel tempo, che non pensa a studiare.

Svenevole — affettato, lezioso negli atti e nelle parole.

Sventolarsi — farsi vento oziando.

Sventolío — chiamasi l’agitarsi dell’aria per il muoversi di cosa che fa vento.

Svernare — passare l’inverno.

Sversato — che fa le cose alla peggio, senza garbo nè grazia; per lo più sì dice di monello senza creanza.

Svesciare — raccontare spontaneamente ciò che può tornare in danno altrui.

Svignare — vale scappare nascostamente, quasi uscir dalla vigna dove si entrò per rubare.

Svogliare — far perdere la voglia.


T


Tacconato — cioè fatto a modo di taccone, che vuol dire con suola impuntite a più doppi.

Tafanato — dicesi l’animale punto dai tafani.

Tafferuglio — parola generica che si usa per rissa, litigio, di cui s’ignora o non si vuol dire la causa ed i particolari.

Tagliadi mezza taglia, parlando d’uomo, si usa per significare chi è ugualmente lontano dagli estremi sia nel fisico che nel morale.

Tagliar corto — vale tanto toccare appena, parlando, di una qualche cosa, quanto tacerne affatto.

Tagliato — esser tagliato ad una cosa, vale talvolta esserci atto, avere natura da ciò. Come un pezzo di legno perchè serva ad un tal uso conviene che sia tagliato in un certo modo, così l’uomo per fare una cosa deve avervi la necessaria attitudine.

Tagliato coll’accetta — vale fatto alla peggio.

Tagliere — propriamente è un pezzo di legno di figura per lo più rettangolare dove i cuochi spezzano la carne; per similitudine si dice giubba a tagliere una giubba con larghe falde.

Tale e quale — modo di dire di uso frequente, che ha il senso di nè più nè meno, precisamente ec.

Talento — nel parlare è usato per ingegno; così uomo di talento, vale uomo d’ingegno.