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tratte dalla lingua parlata. 401


Sbertucciato — Si dice di cosa che per ammaccature ha perduto la sua prima forma.

Sbiadito — scolorito.

Sbilenco — storto.

Sboccato — applicato ad uomo, vale persona usata a dire parole turpi; cavallo sboccato vuol dire cavallo che non cura più il freno.

Sbozzare una cosa — vale cominciarla e lasciarla a mezzo; è parola tolta dagli scultori, e si applica anche alle cose morali.

Sbracciato — senza vestito, in maniche di camicia.

Sbraciare — propriamente vale sollevare colla paletta i carboni ardenti di un braciere, e per similitudine comandare, darsi importanza, ostentare il potere ec.

Sbrendoli — si chiamano i brani cascanti di vestito rotto o d’altro che sia.

Sbricio — che mostra povertà nell’abito e nell’aspetto.

Sbrogliato — se si applica ad una casa, ad una stanza, vale vuotato di mobili inutili e d’ogni altro ingombro.

Scaldarsi la serpe in seno — modo di dire che ha senso di accarezzare inconsapevoli il proprio nemico.

Scamonèa — applicata la parola ad uomo, vale persona senza nome conosciuto e di niun valore.

Scansarsi — trarsi da parte perchè altri passi.

Scaparsi — affaticarsi senza pro, perdere il capo in una cosa senza poterne cavar costrutto.

Scapataggine — mancanza di riflessione e di giudizio rimproverata ai giovani, e che li conduce a far cose non lodevoli, ma non però malvage.

Scapato — uomo senza capo, cioè senza giudizio: si dice anche di giovane allegro e vivace senza fargli offesa.

Scappar da ridere — vale ridere contro volontà per cosa che accada atta a muovere il riso, anche quando converrebbe tenere contegno serio.

Scapriccirsi — sodisfare una voglia capricciosa, senza ragione sufficiente.

Scarabocchio — propriamente vuol dire macchia d’inchiostro fatta scrivendo; ma si usa anche per significare ogni scrittura fatta alla peggio.

Scaraventare — scagliare con violenza.

Scatto — propriamente è l’atto dello scattare d’una molla; per similitudine ed in senso morale vale impeto, moto improvviso dell’animo, ed anche ispirazione.

Scavalcato — gettato giù da cavallo, e per traslato si dice di chi